A piedi
Tra vigne e ulivi
Itinerario tra i vigneti e uliveti (Piancogno, Erbanno, Darfo Boario Terme, Gorzone, Lago Moro, Bessimo)
Il percorso, immerso tra vigneti e uliveti, si snoda tra i Comuni di Piamborno e Darfo Boario Terme e offre al visitatore un panorama naturalistico di inestimabile bellezza. L’itinerario, percorribile a piedi o in mountain bike, ha come inizio la stazione ferroviaria di Piancogno per poi raggiungere il Santuario dell’Annunciata, importante complesso monastico e a seguire i piccoli centri abitati di Piamborno e Erbanno ricchi di edifici che raccontano un passato pieno di storia. Proseguendo tra i vigneti, si raggiunge dapprima Boario Alta, in posizione dominante sulla città termale e dopo una piacevole passeggiata la frazione di Gorzone, da sempre ricordata per la forra del fiume Dezzo, un vero e proprio canyon in grado di lasciare senza parole. Percorso il ponticello sul torrente e dopo una camminata a stretto contatto con la natura si raggiunge il piccolo borgo di Capo di Lago, meta ambita sia da chi ama la tranquillità nei mesi meno caldi che la vitalità dei mesi estivi.
“Tra vigne e ulivi” è un itinerario ideato e promosso da GAL Vallecamonica – Valdiscalve
Le tappe
Piancogno - Tra vigne e ulivi
Il percorso, che parte dalla stazione ferroviaria di Piancogno, raggiunge dopo una camminata piuttosto impegnativa lungo via Vigne il complesso monastico della SS. Annunciata. Risalente alla seconda metà del XV Sec. e sorto sul crinale della montagna, regala da subito una vista impagabile sulla media-bassa valle.
Il monastero, importante e suggestivo, merita una visita sia per la ricchezza delle sue espressioni artistiche-architettoniche, che per il senso di pace e profonda religiosità che trasmette. Dopo la visita, percorrendo una strada sterrata, si cammina a mezza costa per poi costeggiare dall’alto l’abitato di Piamborno. Lungo il tracciato si scorge, in una nicchia della montagna, un altare eretto in onore della Madonna nera.
Poco discosta, nell’abitato di Piamborno, merita uno sguardo, seppur solo all’esterno, Villa Gheza, eretta nel 1920 e caratterizzata da un’imponente torre adornata con curiose forme ispirate al mondo arabo e spagnolo.
Erbanno - Tra vigne e ulivi
Proseguendo tra i vigneti, il percorso, cela tra rovi e detriti i resti di un’antica calchera, un tempo utilizzata per ottenere la calce. L’area, ottima per la produzione del vino, si contraddistingue per la presenza di terreni calcarei e fortemente drenanti, condizioni ideali per la produzione di vini rossi di qualità. Giunti al piccolo borgo medioevale di Erbanno, paese natale dell’artista contemporanea Franca Ghitti, si scorgono tra vicoli stretti e ripidi, cortili, resti di portali in pietra e segni tangibili di un vero e proprio centro antico
Darfo Boario Terme - Tra vigne e ulivi
Attraversata Boario Alta, zona residenziale del Comune di Darfo Boario Terme, si raggiunge la frazione di Gorzone dove domina imponente il castello Federici, storica dimora signorile.
Poco discosto merita una visita anche il Parco Archeologico di Luine, importante testimonianza dell’arte rupestre della Valle Camonica. Imboccata una stretta viuzza nell’abitato di Gorzone, una ripida discesa conduce alla Forra del Dezzo, dove un paesaggio mozzafiato immerso in una ricca vegetazione ricorda un vero e proprio canyon.
Una camminata non troppo impegnativa consente di scoprire dopo una trentina di minuti un luogo altrettanto affascinante. Una volta raggiunto il Parco di Interesse Sovracomunale del Lago Moro, il percorso si snoda tra gli stretti vicoli del borgo di Capo di Lago, nel quale si respira un profondo senso di pace e tranquillità dovuto alla scarsa presenza dell’uomo. Percorrendo la strada asfaltata, si inizia a salire leggermente in quota, ma volgendo lo sguardo verso il lago, la fatica viene subito ripagata da una vista impagabile.
Le sponde del Lago Moro, piccolo laghetto alpino di origine glaciale, scendono ripide in profondità dando all’acqua una caratteristica colorazione scura. Imponenti boschi di castagno circondano il lago, caratterizzato dalla crescita della cannuccia di palude e dalla felce florida che ricopre i pendii meno soleggiati. Nel periodo estivo la località viene letteralmente presa d’assalto dai giovani che trascorrendo piacevoli giornate in compagnia si godono il refrigerio delle fresche acque.
Proseguendo, si passa nelle vicinanze del Centro Didattico “G.Gaioni”, nel quale si sviluppa un percorso tematico di rivisitazione delle attività artigianali, dei vecchi mestieri e delle tradizioni locali. Raggiunto il punto più alto del percorso, la vista è di estrema bellezza, si riesce infatti a scorgere il lago in tutta la sua conformazione e nelle giornate di sole si intravede la folta vegetazione riflessa nelle acque limpide.
Bessimo - Tra vigne e ulivi
Abbandonata la vista del lago per un breve tratto, il percorso prosegue in direzione dell’abitato di Bessimo e prima di imboccare una mulattiera di pregevole fattura, ci si può ritagliare una tranquilla sosta nell’area pic-nic attrezzata con tavoli e fuochi. Ripreso il cammino, si raggiunge un’area a terrazzamenti, coltivata a vigneti e uliveti che, grazie all’azione mitigatrice del lago d’Iseo, e alla sapiente maestria nella lavorazione, divengono vino IGT Valcamonica e olio extra vergine d’oliva.
Il percorso, attraversando uno storico uliveto si conclude scendendo nell’abitato di Bessimo, piccola frazione del Comune di Darfo Boario Terme dove merita una visita la Parrocchia di San Giuseppe Operaio divenuta parrocchiale nel 1967 e più volte devastata da terribili esondazioni.