Malegno

L’antico borgo di Malegno svela le sue radici millenarie, con due nuclei distinti: Malegno e Lanico. Risalendo all’XI secolo, le suggestive statue stele in località Bagnolo testimoniano le antiche attività umane. La sua storia è punteggiata da eventi significativi, come la rissa del 1156 tra abitanti di Lozio e Borno, avvenuta proprio nel suo territorio. Identificato come paese ghibellino nel XIV secolo, nel 1423 il vescovo di Brescia conferì i diritti di decima in diverse località, tra cui Malegno. Nel 1580, la visita di San Carlo Borromeo lasciò un’impronta indelebile, mentre l’episodio dell’alluvione del 1758 racconta delle sfide ambientali affrontate dalla comunità.

La storia millenaria di Malegno è sempre legata al ferro e al transito intervallivo.

COSA VEDERE

• CHIESA PARROCCHIALE DI SANT’ANDREA NUOVA. Costruita nei primi del Settecento, conserva un altare maggiore con marmi intarsiati di pietre di madreperla. Interessanti anche le statue in stucco delle nicchie opere di Beniamino Simoni. La pala dell’altare maggiore è di Antonio Guadagnini e raffigura il martirio di Sant’andrea.

• CHIESA DI S. ANDREA VECCHIA Definita “vecchia” per distinguerla dalla “nuova” eretta a poca distanza con la medesima dedicazione. La chiesa si imposta su un edificio in stile romanico del XIII sec con successive ristrutturazioni  notevoli gli  affreschi del XV-XVI secolo, tra i quali un S. Cristoforo e le storie della vita di Simonino di Trento.

• MUSEO ETNOGRAFICO DEL FERRO “LE FUDINE” Museo entnografico dedicato alla lavorazione del ferro (“ferrarezza”) trova spazio nelle antiche Fudine de’ Serini e le Fudine de’ Nani, dal nome degli ultimi fabbri che vi lavorarono.