Comuni
Bienno
Bienno, incastonato nella media Valle Camonica in Lombardia, è un comune italiano che offre un’ampia varietà di attrazioni.
La storia millenaria di Bienno si riflette nei suoi monumenti e nelle sue tradizioni. Fin dall’epoca preistorica, la zona era frequentata dagli antichi Camuni, come dimostra il rinvenimento della famosa pietra squadrata “la prèda de l’altàr” sul colle del Cerreto, testimone di antichi rituali e centri di culto.
Durante i secoli, Bienno ha visto il passaggio di diverse civiltà, dai Romani ai Longobardi, dai Benedettini che introdussero l’uso dei mulini al periodo di dominazione veneziana. Il XIV secolo fu segnato dall’epidemia di peste nera, mentre il XVII secolo vide una devastante frana seguita da un’inondazione che causò distruzione e perdite umane.
Nonostante le crisi, Bienno ha continuato a prosperare, crescendo sia in estensione che in popolazione. Le due guerre mondiali portarono nuove sfide, ma anche momenti di orgoglio, come la beatificazione di Suor Geltrude Comensoli nel 1989 e la sua successiva canonizzazione nel 2009.
Riconoscimenti come il titolo di “Uno Dei Borghi Più Belli D’Italia” e l’appartenenza al “Touring Club Italiano – Bandiera Arancione” hanno contribuito a valorizzare il patrimonio di Bienno. Nel 2016, la fusione con il comune di Prestine ha consolidato ulteriormente il suo ruolo come centro di interesse storico e turistico.
Il suggestivo Borgo di Prestine, situato in una posizione strategica all’ingresso della Valle Camonica, ha una storia ricca di avvenimenti che ne hanno plasmato l’identità. Prima di essere unito al Comune di Bienno, Prestine vantava una singolare indipendenza politica e militare, negoziando con successo con varie province italiane, tra cui i potenti Duchi di Milano e la Serenissima.
Nel 1348, come molte altre comunità della zona, Prestine fu colpito dall’epidemia di peste nera, che provocò perdite significative tra la popolazione e il bestiame. Nel 1367, una disputa territoriale per l’alpe Rondinino scoppiò tra i vicini di Prestine e di Bagolino, mentre nel 1397, durante la pace di Breno, Prestine si schierò a favore dei ghibellini.
L’influenza veneziana si fece sentire nel 1433, quando il Senato concesse a Prestine esenzioni fiscali in riconoscimento della sua lealtà contro la ribellione dei Federici sostenuti dai Visconti. Nel 1448, su ordine del Doge, Prestine fu esentato dal pagamento di tributi separati dal resto della Valle Camonica.
Durante il XVI secolo, i conflitti con i Francesi portarono a incursioni nel territorio di Prestine da parte dei Biennesi, che appoggiavano i loro alleati stranieri. Nel luglio del 1634, una devastante alluvione del torrente Grigna causò ingenti danni, distruggendo edifici e persino la Chiesa Parrocchiale di San Apollonio, successivamente ricostruita altrove.
Oggi, il centro storico di Prestine riflette l’architettura seicentesca, con pochi resti del suo antico castello, testimoniati nelle mura di una cascina. Nel 1927, con un decreto regio, Prestine fu unito al Comune di Bienno, vivendo poi una crisi demografica durante la Seconda Guerra Mondiale. Ripristinato nel 1947 come entità autonoma, Prestine ha fatto nuovamente parte di un’unione municipale con Bienno il 23 aprile 2016, prendendo il nome di “Borgo di Prestine”.
COSA VEDERE
- PALAZZO SIMONI FÈ in piazza B. Mendeni. Dimora signorile fino al 1935, quando per volere della contessa Paolina Fè D’Ostiani fu adibito ad asilo infantile. Oggi è luogo di cultura e accoglie artisti con laboratori e esposizioni. Dal 2016 l’edificio ospita la pinacoteca dell’Arcivescovo Morandini.
- CHIESA DI S. MARIA ANNUNCIATA in piazza S. Maria. Edificata a partire del XIV secolo, presenta un ricco apparato pittorico eseguito da più artisti, tra i quali Giovan Pietro da Cemmo (XV-XVI sec.) con bottega e Girolamo Romanino (XVI sec.).
- CASA VALIGA / CASA DEGLI ARTISTI in via Carotti 4. Edificio nel cuore del centro storico con elementi architettonici e decorazioni di pregio. All’interno, tracce di affreschi civili tratti dall’Inferno di Dante Alighieri e dai Trionfi del Petrarca.
- MULINO MUSEO in via Glere 3. Al suo interno è possibile osservare le diverse fasi di lavorazione della macinatura. Alla FUCINA MUSEO, in via Artigiani 13, si possono osservare in attività il maglio, i maglioli, la cesoia, il forno, gli attrezzi per la lavorazione del ferro all’interno di due fucine del XVII secolo.
- CRISTO RE sul colle della Maddalena. Il Cristo Re è una possente scultura in oro zecchino di otto metri d’altezza opera dello scultore Timo Bortolotti posta in posizione panoramica. Nelle vicinanze sorgono due pregevoli chiesette.
- Le TORRI sono un ricordo del periodo medievale e a Bienno è possibile incontrarne quattro nel contesto urbano, due lungo via Contrizio (torri Avanzini e Rizzieri) e due lungo via Castello (torri Mendeni e Bontempi).
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