Esine

A Esine, l’uomo ha lasciato tracce fin dalla fine dell’età neolitica e dall’inizio dell’età del Bronzo (4000-3000 a.C.), come testimoniano le incisioni rupestri e i reperti archeologici scoperti soprattutto a Plemo, sulla riva sinistra del fiume Oglio.

La  prima menzione documentata del borgo risalente al 979 d.C. L’influenza romana si riflette nella toponomastica, come nel termine Caròbe, che indica un incrocio tra strade principali. Il centro storico conserva l’architettura medievale, con punti di interesse come la Chiesa della Trinità e il Castello Federici. Risalgono invece ai secoli XV e XIX molte delle chiese presenti nel paese, tra cui spicca la Chiesa di S. Maria Assunta, Monumento Nazionale dal 1912.

Le stradine del borgo conducono a cortili interni ben curati e paesaggi incantevoli arricchiti da moltissime fontane, risalenti all’inizio del XIX secolo fino agli anni ’30 del XX secolo. Durante una passeggiata nel paese, si possono ammirare la storica Torre Federici del XII-XIII secolo, con i suoi muri di pietra a vista e un bel portale in pietra Simona che originariamente proteggeva il castello sulla collina.

COSA VEDERE

• SANTA MARIA ASSUNTA. (Monumento Nazionale). Vero capolavoro d’arte di Giovan Pietro da Cemmo che all’interno della chiesetta quattrocentesca realizza un ciclo pittorico dedicato alla Storia della Salvezza  e della Alleanza, mentre lungo la navata si trovano le immagini dei santi più venerati dalla popolazione. Le scene principali includono l’Annunciazione, i Profeti e il Cristo Pantocratore, circondato da una schiera di 72 figure celestiali. Le pareti del presbiterio sono adornate con la Natività, l’Adorazione dei Magi, la Crocifissione e l’Assunzione della Vergine. Questi affreschi, caratterizzati da una profonda unità e raffinatezza teologica, testimoniano un patrocinio di alto livello, evidenziato dalle famiglie Federici , Beccagutti e dal teologo Isacco De Favis di Gandino.

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  PARROCCHIALE DI SAN PAOLO. Costruita su un precedente edificio (del Quattrocento, ma forse addirittura dell’anno 991) è di fine Settecento. Al suo interno conserva grandi statue lignee di Beniamino Simoni e decorazioni di marmo e altre sculture. La pala d’altare è dell’artista esinese Antonio Guadagnini. Di grande pregio le opere di Callisto Piazza conservate nella Sacrestia.

• CHIESA DELLA SS TRINITA’. Antica parrocchiale risalente al VIII sec., posta sulla collina che un tempo ospitava una fortificazione, è stata ricostruita in stile romanico tra la fine dell’Anno 1000 e l’inizio del 1100 cui è seguito  un poderoso rifacimento tra il XV e XVII sec. La Cappella di San Rocco è affrescata dalla scuola del Da Cemmo. Oltre al pregio artistico, gode di una notevole vista di un ampio tratto di Valle Camonica fino alle cime dell’Adamello.