Niardo

La storia e le origini del comune di Niardo sono comuni a quella di molti centri della Valle Camonica. Pare che il l nome Niardo sia attestato come de Niardo in data 1119. La sua origine è collegata all’antico nome di persona germanico Nivardo.

Il suo territorio, quasi interamente compreso nel Parco dell’Adamello, è dotato di numerose bellezze naturali in cui si trovano malghe con relativi alpeggi. Sensibile ai temi ambientali, Niardo è iscritto all’Associazione Nazionale Comuni Virtuosi di Italia, una rete di Enti locali, che opera a favore di una armoniosa e sostenibile gestione dei propri Territori.

COSA VEDERE

• PARROCCHIALE DI SAN MAURIZIO La Parrocchiale, dedicata a San Maurizio, domina il cuore del paese con i suoi importanti dipinti, tra cui opere attribuite al Fiamminghino e a Giovan Battista Nodari. La struttura a navata unica rettangolare, arricchita da affreschi e una grande cupola centrale, ospita anche la sagrestia e il caratteristico campanile staccato, dotato di due orologi e una statua della Madonna.

• CHIESA DI SAN GIORGIO Eretta nel XV secolo su un’altura isolata che sovrasta Niardo, divenne santuario dopo essere stata spostata dalla posizione originaria a causa di un’alluvione. Gli affreschi all’interno, ex-voto di vari autori, narrano la storia sacra. Oggi, dietro la chiesa, risiede una eremita della Congregazione delle Serve di Maria Riparatrici.

• CHIESA DEGLI ANGELI CUSTODI: Costruita nel 1640 dalla famiglia Recaldini nel loro palazzo di via Angeli Custodi, la chiesetta è stata restaurata e conserva ancora tracce dell’antica dimora.

• CASA MUSEO DEL BEATO INNOCENZO in via Sommavilla. Casa natale del Fratasì de Bèrs, il beato Innocenzo da Berzo Inferiore (XIX sec.) con spazio espositivo ed ex voto.

• MUET – MUSEO ETNOGRAFICO ARTI E MESTIERI DELLA GENTE DI MONTAGNA. Posizionato alla “Ca’ del Boga”, nella contrada Sommavilla. Il museo raccoglie tutti quegli oggetti che raccontano come la gente di montagna, durante il secolo scorso, viveva e lavorava.