Saviore dell’Adamello

Saviore è il capoluogo dell’omonimo comune il cui estesissimo territorio si allunga nelle valli Salarno e Adamé che lambiscono i piedi dell’Adamello. Abitato  fin dall’antichità, come dimostrano le incisioni rupestri e i reperti presso il lago d’Arno dalla metà del Trecento fu infeudato da varie famiglie. Durante l’epoca napoleonica, il notaio di Cividate Bonafini guidò un gruppo anti-giacobino che danneggiò il paese. L’emigrazione diffusa alla fine dell’Ottocento, unita alla sua posizione isolata, portò a una scarsità di risorse. Tuttavia, nel primo decennio del ‘900, la costruzione di tre centrali idroelettriche portò benefici all’economia locale. Durante la Prima Guerra Mondiale, Saviore fu zona di trincea al Passo di Campo e durante la resistenza subì rastrellamenti nazi-fascisti, con sacrifici eroici dei partigiani nel maggio 1944.

Oggi il borgo montano affida al turismo le sue risorse: territori ideali per le escursioni estive attraverso imponenti dighe, pascoli in quota e rigogliose fioriture dove tintinnano le campanelle delle autoctone capre bionde dell’Adamello. Altro luogo caratteristico è Ponte, nel territorio di Saviore dell’Adamello, borgo ben tenuto che vale una visita.

COSA VEDERE

• CASA NATALE DI BERNARDINO ZENDRINI -Valle DI Saviore. Bernardino Zendrini, fu uno dei maggiori ingegneri idraulici del XVIII secolo, ideatore dei “murazzi” a protezione di Venezia, nacque nel 1679 a Valle di Saviore.

• PLOT CAMPANA in loc. Plot Campana a Saviore. Il “sasso della campana” è un grande masso erratico di tonalite di forma piramidale, nei pressi del quale si trova un’area pic nic.

• CASCATA in loc. Rasega a Valle. In inverno si trasforma in parete di ghiaccio che permette almeno tre linee di salita per escursionisti esperti.