Tra gli alberi del pane

Itinerario della castagna

Percorrendo i sentieri della Valle Camonica a piedi, in bici o a cavallo, si respira un’aria dolce e profumata: è l’odore dei castagni, con i loro frutti tondi, ricchi di sapore e di storia come il pane.

Immersi nei castagneti, verdi in primavera e in estate e dai mille colori d’autunno, che ricoprono le pendici del Pizzo Badile, si raggiungono, tramite un antico sentiero, gli abitati di Capo di Ponte e Paspardo, borghi dove la castagna da secoli è regina delle tradizioni culinarie. Lungo il sentiero incisioni rupestri (sito UNESCO n. 94 “Arte Rupestre della Valle Camonica”), siti culturali e tante iniziative autunnali legate all'”Albero del pane”, organizzate dal Consorzio della Castagna di Valle Camonica.

Si parte dall’Infopoint di Capo di Ponte e si sale fino a Paspardo, percorrendo le vecchie mulattiere che attraversano i castagneti secolari della località Deria per circa 4/5 ore, con uno splendido panorama sul fondo valle, per poi ridiscendere da Cimbergo e rientrare. Di difficoltà media, è percorribile per tutto l’anno a piedi, in bici o a cavallo, con tratti a pendenze elevate nella fase iniziale, che poi si stemperano nella seconda parte.

Al centro dell’escursione i castagni e i loro frutti: è possibile visitare i borghi storici dei tre paesi, il Consorzio della castagna, il castello d Cimbergo, i parchi delle incisioni rupestri. Al rientro si può scendere direttamente da Naquane o attraversando il villaggio preistorico ricostruito nei boschi di Nadro, raggiungendo successivamente Naquane, la chiesa della Sante e Capo di Ponte.

“Tra gli alberi del pane” è un itinerario ideato e promosso da GAL Vallecamonica – Valdiscalve

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www.galvallecamonicavaldiscalve.it
www.consorziocastagna.eu
www.vallecamonicaunesco.it

Le tappe

Capo di Ponte

Partendo dall’infopoint del Comune di Capo di Ponte, ottimo punto di snodo dotato di ampio parcheggio, si giunge alla stazione dei treni, per trasferirsi nei pressi della Chiesa delle Sante Faustina e Liberata, dove si potrà scegliere se recarsi al Monastero di San Salvatore, interessante esempio di romanico lombardo, o dirigersi immediatamente verso la località Deria, dove il percorso s’inerpica tra secolari castagneti.
L’itinerario conduce direttamente al Castagnolo, uno degli agriturismi che maggiormente valorizza l’utilizzo della castagna, dove si potranno assaggiare prodotti tipici del territorio.

Capo Di Ponte Monastero San Salvatore 06 (Ph. Barbara Panteghini, 2015)

Paspardo

Valicando la moderna strada di collegamento tra Capo di Ponte e Paspardo, proseguendo attraverso la vecchia strada di connessione tra i due borghi, si giunge poi nei pressi del Piazzale Marcolini, dove ha sede il Consorzio della Castagna di Valle Camonica, nato nella primavera del 1996, con la volontà di rivalorizzare i castagni della Valle, occupandosi sia della raccolta e trasformazione della castagna, che della sua commercializzazione, tramite la creazione di molteplici sottoprodotti derivanti dalla sua farina (“schelt”), quali dolciumi, pasta, distillati e birra acquistabili in loco, presso lo spaccio Sapori di Valle Camonica www.saporidivallecamonica.it.

Paspardo, si potrà inoltre visitare il Centro Recupero Animali Selvatici del Parco Adamello, dove sarà possibile effettuare emozionanti incontri con alcune delle specie presenti sulle Alpi (animali non più idonei al rilascio in natura), la chiesa parrocchiale intitolata a San Gaudenzio e la famosa roccia incisa definita Capitello dei due pini per la sua originale collocazione.

Maggiori Informazioni Paspardo Cima Barbignaga (ph. Federico Bazzoni, 2021)

Cimbergo

Oltrepassando il centro storico di Paspardo, non si può non restare affascinati dall’imponenza del Pizzo Badile Camuno o dalla maestosità della Concarena; proseguendo poi verso Cimbergo, merita attenzione il Castello, di cui restano ora affascinanti ruderi, in posizione dominante su tutta la Media Valle Camonica.
Superato il centro storico di Cimbergo dove è possibile visitare l’antico mulino e continuando il percorso verso il fondo valle, si giunge ad una deviazione, nei pressi della “zona eventi”, che conduce alla Riserva Regionale delle Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo presso la cui area didattica è visibile la ricostruzione di una capanna neolitica.

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Nadro di Ceto

Il Parco Naturale della Riserva delle Incisioni di Ceto Cimbergo e Paspardo, arricchito dalla presenza delle Foresterie della Riserva, è stato istituito nel 1983 con lo scopo di valorizzare una vasta area ricca di rocce istoriate appartenenti all’epoca preistorica e a quella medioevale, ma anche di un patrimonio archeologico, geo-morfologico, etnografico e vegetazionale molto importante.

Da qui è possibile continuare il cammino circondati da rocce istoriate e, tenendo la sinistra, arrivare all’antico borgo di Nadro, sede del Museo Didattico della Riserva Naturale delle Incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo e di un Villaggio preistorico ricostruito all’interno della Riserva, oppure scendere, imboccando il sentiero a destra, al Parco Archeologico Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane e visitare la seicentesca chiesa delle Sante Faustina e Liberata, famosa per la presenza all’esterno di una masso con incise sei mani che, secondo la tradizione, potrebbero appartenere alle Sante e a San Marcello.

In breve si può dunque ritornare all’abitato di Capo di Ponte.

Ceto Foppe Di Nadro, Roccia 4 Pugnali 01 (ph. Massimo Cervelli)

Idee di viaggio

La Valle Camonica è pronta ad emozionarti. E tu, sei pronto a scoprirla? Attento, potresti non lasciarla più… Prima la scopri, poi la ami.