Musei etnografici
Le tappe
Museo Civico “El Balaròl” - Berzo Inferiore (Bs)
Via San Tomaso – Berzo Inferiore
0364.40100 8 – 347 9981682
laura.pastorelli@alice.it
www.comune.berzo-inferiore.bs.it
ORARI
Il museo è aperto la quarta domenica di ogni mese dalle 14.30 alle 17.00.
E’ inoltre possibile prevedere ingressi e visite guidate per gruppi e scolaresche previa prenotazione.
La scoperta attraverso l’esperienza
Se la vostra curiosità si spinge oltre il visivo, se credete che tutti i sensi possano essere coinvolti nella visita a un museo, allora scegliete di scoprire “El Balarol” di Berzo Inferiore.
La struttura museale si sviluppa nel centro storico su un’area di oltre 500 mq. Le ricche sezioni dedicate alla guerra, alla scuola, alla religione, alla musica, all’arte contadina, ai lavori maschili e femminili diventano fonti di conoscenza, di valori ritrovati, di emozioni. Inoltre la cucina e la camera, il corredo femminile d’altri tempi ci proiettano in ambienti che prendono vita, riconducendoci al passato.
I visitatori sono accompagnati, tra botè e canti d’altri tempi, alla riscoperta di suggestivi ambienti dove i vari oggetti sanno di quotidiano, di creatività, d’ingegno, di sudore, di fatica. Le varie aree ricche di documenti, di fotografie, di testimonianze rendono viva e coinvolgente la storia di cui vogliamo riappropriarci e ci aiutano a riannodare i fili della memoria. Al Balarol l’esperienza si fa viva e la memoria è sollecitata dalla cura del dettaglio dei costumi d’epoca, dalla preparazione di piatti della cucina tradizionale, dal suono di una lingua ormai dimenticata (il dialetto).
Durante tutto l’anno è possibile prenotare visite guidate e partecipare a laboratori organizzati per gruppi e scolaresche.
Museo del Campanaccio - Bienno (Bs)
Via Ripa – Bienno
3450484986
info.biennoturismo@gmail.com
www.bienno.info
ORARI
ESTIVO / 01 Aprile – 31 Ottobre
Sabato e Domenica 10:00 – 12:00 / 15:00 – 18:00
INVERNALE / 01 Novembre – 31 Marzo
Sabato e Domenica 10:00 – 12:00 / 15:00 – 17:00
Il Museo del Campanaccio ha sede presso una delle numerose fucine presenti nel borgo di Bienno che ancora conservano intatti i loro arredi e gli attrezzi di lavoro.
Di proprietà della famiglia Silistrini, la fucina era adibita sino ai primi anni del 2000 alla realizzazione di ferri di cavallo e di attrezzi legati all’attività della mascalcia. Ora, adibita a Museo del Campanaccio, è liberamente visitabile.
Fucina museo - Bienno (Bs)
Via Artigiani, 52A – Bienno
3450484986
info.biennoturismo@gmail.com
www.bienno.info
ORARI
ESTIVO / 01 Aprile – 31 Ottobre
Lunedì CHIUSO
Dal Martedì alla Domenica 09:30 – 12:30 / 14:30-17:30
INVERNALE / 01 Novembre – 31 Marzo
Lunedì CHIUSO
Dal Martedì alla Domenica 09:00 – 12:30 / 14:30 – 17:30
La Fucina Museo, fondata nel 1988 nel cuore del borgo medievale di Bienno, è una preziosa testimonianza dell’antica lavorazione del ferro, arte un tempo molto diffusa nel piccolo paese camuno.
Insieme al Mulino Museo, la Fucina Museo costituisce infatti il principale nucleo del Museo Etnografico del Ferro, delle Arti e Tradizioni popolari di Bienno, dove saltuariamente i magli sono ancora utilizzati per interessanti dimostrazioni.
Le due fucine che costituiscono l’edificio del Museo, probabilmente risalenti al XVII secolo, appartenevano originariamente alla Famiglia Morandini “Stefani”, poi alla famiglia Panteghini e infine, dal 1985, sono di proprietà del Comune di Bienno.
Attive fino agli anni ’80 dello scorso secolo, le due fucine servivano per la produzione di attrezzi agricoli come vanghe, badili e zappe.
Il museo si suddivide in due aree principali: uno spazio didattico con pannelli illustrativi, attrezzi e reperti che permettono di ripercorrere la Via del ferro, dall’estrazione del minerale al prodotto finale, e un’autentica fucina custodita nel suo aspetto originale, con il maglio, il forno e le pinze e tenaglie per la lavorazione del ferro.
Poco lontano dalla Fucina Museo si trovano anche la Fucina Ludoteca e la Scuola di Forgiatura.
Mulino Museo - Bienno (Bs)
Via Glere – Bienno
3450484986
info.biennoturismo@gmail.com
www.bienno.info
ORARI
ESTIVO 01 Aprile – 31 Ottobre
Lunedì e Martedì CHIUSO
Dal Mercoledì alla Domenica 09:30 – 12:30 / 14:30 – 17:30
INVERNALE 01 Novembre – 31 Marzo
Lunedì e Martedì CHIUSO
Dal Mercoledì alla Domenica 09:00 – 12:30 / 14:30 – 17:30
Il Mulino Museo si trova nel centro storico di Bienno e ne testimonia la ricca tradizione legata alla cultura a al valore del lavoro manuale e agricolo. Insieme alla Fucina Museo costituisce il nucleo del Museo Etnografico del Ferro, delle Arti e delle Tradizioni Popolari di Bienno.
L’edificio, costruito nel 1400 e dal 1985 di proprietà del Comune di Bienno, mantiene la sua struttura originale sia all’esterno che all’interno, dove sono conservate le macine per la molitura del granoturco.
Il Museo si sviluppa su tre piani: al piano terra i visitatori possono osservare i macchinari per la macinazione dei cereali, mentre ai due pani superiori è stata preservata la dimora del mugnaio che gli ospiti possono ammirare nella sua disposizione originaria.
Il percorso espositivo del Mulino Museo è supportato dalla presenza di pannelli esplicativi e sono inoltre previsti laboratori manuali mediante l’utilizzo di semplici attrezzature diffuse nella pratica agricola.
All’interno del Museo è possibile acquistare prodotti tipici del territorio camuno.
Casa Museo di Cerveno - Cerveno (Bs)
Via Alta – Cerveno
0364 434012 – 327 4647200
casamuseocerveno@gmail.com
www.comune.cerveno.bs.it
ORARI
Martedì: 14:30 – 16:30
Giovedì: 9:00 – 12:00
Venerdì: 14:30 – 16:30
Domenica e giorni festivi: 14:30 – 17:30
La Casa Museo di Cerveno apre le sue porte al pubblico nel 2006 non solo come spazio espositivo, ma anche come luogo per incontri culturali, convegni e laboratori didattici. Dapprima di proprietà delle famiglie Mondoni-Bazzoni e successivamente acquistata dal Comune di Cerveno, ospita una vasta quantità di materiale etnografico risalente ai primi decenni del secolo scorso, generosamente donato dalla popolazione per conservare e tramandare la memoria del passato e l’identità socio-culturale del territorio.
L’edificio, una casa rurale risalente alla fine del 500 e parzialmente ristrutturata, ben conserva le caratteristiche originarie, perfettamente individuabili nei locali a volta, nell’impiego della pietra calcarea e nella disposizione e organizzazione degli spazi tipica delle abitazioni contadine delle vallate alpine.
Sin dall’entrata si possono osservare gli spazi di una vera e propria casa contadina: la cucina e la camera da letto da una parte e i locali per le attività produttive dall’altra (stalla, deposito attrezzi agricoli e cantina). Gli arredi e i reperti di queste stanze, gli attrezzi da lavoro, i carri e le slitte, sono una ricca testimonianza della vita quotidiana di un tempo, dell’intenso lavoro dell’uomo per coltivare la terra, allevare gli animali, procurarsi la legna e sfamare la propria famiglia. Al primo piano, accanto agli spazi adibiti a convegni e laboratori, si trova una sala espositiva dove sono conservati i costumi cinquecenteschi di una tipica famiglia dell’epoca. Il secondo piano è interamente dedicato alla Santa Crus, rappresentazione vivente a cadenza decennale della passione di Cristo, con un’esposizione di costumi utilizzati nelle varie edizioni, elmi, corazze e armi, nonché delle preziose immagini che ritraggono le fasi preparatorie della manifestazione alla quale partecipa una larga parte della comunità.
Casa Museo della Gente di Lozio - Lozio (Bs)
Via San Paolo – frazione Villa, Lozio
3388101132 – 3501464110
info@comune.lozio.bs.it
www.comune.lozio.bs.it
La Casa-Museo della Gente di Lozio è un museo etnografico allestito all’interno dell’ex Casa Nobili nella frazione di Villa di Lozio. Al suo interno sono conservati indumenti, utensili, strumenti di lavoro e oggetti di vario tipo a testimonianza della cultura e civiltà contadina e montana di un tempo.
La Casa-Museo è organizzata su quattro piani e gli spazi sono allestiti in modo da ricostruire gli ambienti tipici di una casa popolare locale, concentrandosi anche sulle tematiche del lavoro e della vita pubblica. Ogni sala offre così i dettagli di una quotidianità passata che entrano però in relazione con l’oggi grazie all’installazione a partire dal 2018 di opere d’arte contemporanea realizzate site-specific durante il programma falía* Artists In Residence.
Le Fudine di Malegno - Malegno (Bs)
Via Maffeo Gheza, 4 – Malegno
0364 344485
info@comune.malegno.bs.it
www.comune.malegno.bs.it
Visite su prenotazione
Dal 1998 con il Museo “Le Fudine” si aprono le porte al pubblico delle antiche fucine di via S. Antonio a Malegno.
L’edificio originale, due officine chiamate “fudine de’ Serini e fudine de’ Nani”, presenta le caratteristiche del periodo tardo gotico, che mantiene anche in seguito alla ristrutturazione necessaria per soddisfare le nuove esigenze museali.
Nelle antiche fudine di Malegno si forgiavano inizialmente soprattutto utensili da cucina come grattugie, mestoli e palette da fuoco, successivamente anche picconi. Gli spazi principali del Museo sono occupati da numerose attrezzature per la lavorazione del ferro: forni, magli, maglioli e una tromba idraulica, la maggior parte dei quali erano azionati dalle ruote idrauliche che sfruttavano la forza dell’acqua proveniente dal torrente Lanico, oggi interrato e per tanto inaccessibile.
All’interno del Museo “Le Fudine” è allestita la mostra permanente “Ferro: un metallo tra cielo e terra. Lavoro e simboli della ferrarezza di Malegno”. Con l’utilizzo di pannelli fotografici, testi e disegni l’esposizione vuole mostrare il funzionamento dei vari macchinari della fucina e avvicinare il visitatore all’arte della lavorazione del ferro, molto diffusa in Valle Camonica.
Il Museo si pone come importante centro didattico – culturale attraverso la realizzazione di progetti per le scuole, conferenze di carattere etnografico, mostre e spettacoli.
Museo Etnografico dell’Alta Valle Camonica ‘L Zuf - Vione (Bs)
Via Dottor Italo Tognali, 1 – Vione
349 7181699
museozuf@gmail.com
www.comune.vione.bs.it
Il museo garantisce l’apertura previa prenotazione
Il Museo Etnografico dell’Alta Valle Camonica ‘L Zuf, con sede presso la Scuola Elementare di Vione, apre al pubblico nel 1987 grazie a un’idea del Maestro Dino Marino Tognali, che con i suoi alunni raccoglie una ricca vastità di attrezzi agricoli e di uso quotidiano provenienti da tutto il territorio dell’Alta Valle Camonica.
Il Museo si offre nel tentativo di ricostruire la memoria e di salvaguardare la cultura materiale di un tempo, quando ogni famiglia traeva dai propri raccolti tutto ciò che era indispensabile alla propria sussistenza. Il Museo Etnografico ‘L Zuf, che in dialetto Vionese significa “Il Giogo” – uno strumento per la trazione animale utilizzato nella lavorazione della terra – vanta una ricca collezione di materiale etnografico legato in particolar modo all’agricoltura e all’allevamento: si trovano falci e carri per il trasporto del fieno o della legna, ma anche utensili per la mungitura e la lavorazione del latte. Tra le sale espositive, dodici in tutto, vi è anche la ricostruzione di una piccola scuola di montagna con vecchi banchi e la lavagna, quaderni, libri di lettura e cartelle di legno. Di particolare interesse è la sala degli orologi, dove sono ricomposti gli orologi da torre dei campanili delle frazioni Vione Canè e Stadolina, ancora funzionanti.
La vasta collezione del Museo ben rispecchia la comunità contadina e pastorale che ha da sempre popolato il territorio dell’Alta Valle Camonica e se ne fa portavoce attraverso la continua ricerca e valorizzazione di nuovo materiale.