Musei scientifici e del lavoro
Le tappe
Museo della stampa “Lodovico Pavoni” - Artogne (Bs)
Via Concordia – Artogne
3468315120
museodellastampa.artogne@gmail.com
www.museotipografico.it
E’ garantita l’apertura su prenotazione.
Il museo della Stampa “Ludovico Pavoni” di Artogne, fondato nei primi anni del 2000 da Simone Quetti – allievo della scuola tipografica Ludovico Pavoni di Brescia e poi rinomato professionista nel mondo tipografico della Valle Camonica – porta alla luce il progresso e l’evoluzione che hanno caratterizzato il mondo della stampa durante i vari periodi storici.
Importante luogo di interesse per le scolaresche che ogni anno vi giungono numerose, il museo conserva attrezzature, macchinari e materiali ancora funzionanti che vengono messi a disposizione dei visitatori in modo da poter sperimentare le antiche tecniche di stampa. Gli ospiti possono toccare con mano gli strumenti e, attraverso un loro utilizzo guidato, cogliere al meglio le metodologie e i processi lavorativi che hanno fatto della carta stampata uno dei principali mezzi di comunicazione.
Il museo della Stampa di Artogne è inoltre disponibile per collaborazioni esterne con realtà legate alla microeditoria, in particolare per la realizzazione di stampe artigianali di pregio.
MUSIL - Museo dell’energia idroelettrica - Cedegolo (Bs)
Via Roma, 48 – Cedegolo
0364 61196 – 342 8475113
cedegolo@musilbrescia.it
www.musilbrescia.it
ORARI
Dal 29 Maggio al 25 Giugno e dal 13 Settembre al 28 Novembre Sabato 14:00 -19:00
Domenica 14:00 -19:00
Dal 26 Giugno al 12 Settembre Aperto tutti i giorni 14:00 – 19:00
342 8475113 – Prenotazioni e informazioni visite guidate e laboratori didattici
0364 622179 – Prenotazioni e informazioni visita guidata al museo + visita guidata alla Centrale di Edolo
La sede del Museo dell’energia idroelettrica di Cedegolo, la Centrale idroelettrica, fu costruita tra il 1909 e il 1910 ad opera della Società Elettrica Bresciana, su progetto dell’ing. Egidio Dabbeni, per sfruttare la caduta delle acque derivate in comune di Malonno. Passata all’Enel con la nazionalizzazione, è rimasta in attività dal 1910 fino al 1962, per poi essere impiegata come magazzino di deposito a servizio del sistema idroelettrico della Valle. Il Comune di Cedegolo ha acquistato la centrale nel 2000 per la realizzazione del Museo, ora gestito dalla Fondazione Museo dell’Industria e del Lavoro di Brescia.
L’acqua è l’elemento dominante del Musil dove, nelle diverse sale, ne è ben illustrata la trasformazione in energia elettrica grazie anche all’ausilio di documentari e interviste. Una grande Condotta Forzata, collocata nell’ex sala macchine della Centrale, simboleggia il percorso attraverso il quale la goccia d’acqua è indirizzata ad un gruppo turbina-alternatore del 1903, simile a quello realmente funzionante quando la Centrale era in produzione. Di grande interesse è la simulazione, attraverso due videogiochi, della produzione dell’energia elettrica, della gestione e distribuzione sul territorio. Il percorso espositivo si chiude con l’Albero dell’Elettricità formato da un gruppo di tralicci storici e da una grande scintilla di aste luminose.
Il Museo presenta diversi spazi adibiti a laboratori per approfondire le conoscenze attraverso attività pratiche, nonché un percorso esterno dove si trovano macchine e reperti idroelettrici.
Museo Golgi - Corteno Golgi (Bs)
Via Brescia, 1 – Corteno Golgi
0364 740401
museogolgi@gmail.com
www.museogolgi.it
ORARI
Tutto l’anno su prenotazione sia per singoli che gruppi.
Orari estivi aggiornati su Facebook: www.facebook.com/museogolgicorteno
Il Museo Golgi nasce il 10 giugno 2006 in occasione del centenario dell’assegnazione del Premio Nobel per la medicina a Camillo Golgi. Ospitato negli spazi del vecchio municipio cittadino, ristrutturato per l’occasione, rappresenta una nuova realtà museale italiana, unica nel suo genere sia per la ricchezza dei materiali conservati che per l’eccezionalità della figura a cui è dedicato.
Terzogenito del medico condotto Alessandro Golgi e di Carolina Golgi, Camillo nacque il 7 Luglio 1843 in una casa in pieno centro del Comune di Corteno, a pochi metri dall’odierno museo. Nel 1860 si iscrisse alla Facoltà di Medicina nel prestigioso ateneo pavese, laureandosi a soli ventidue anni in Medicina e Chirurgia con una tesi sull’eziologia delle malattie mentali. Camillo Golgi, primo Nobel per la Medicina italiano, è stato insignito del prestigioso premio nel 1906 per la “Reazione Nera”, metodo rivoluzionario che permetteva di colorare selettivamente le cellule nervose e la loro struttura. Le sue ricerche hanno permesso l’individuazione delle strutture del neurone e lo sviluppo della moderna neuroanatomia e neuroistologia.
I contributi scientifici di Camillo Golgi, tuttavia, non si esauriscono con lo studio del sistema nervoso. Fondamentale fu il suo intervento nello studio del ciclo della Malaria (Ciclo di Golgi e Legge di Golgi); scoprì i Corpuscoli di Golgi (terminazioni nervose nei tendini) ed infine, non meno famoso, l’Apparato di Golgi (componente indispensabile della Cellula).
Il Museo ospita la ricostruzione di un ambulatorio medico di fine Ottocento e di un laboratorio istologico d’epoca, insieme a una ricca esposizione delle strumentazioni medico-scientifiche originali dell’epoca.
Proprio all’esterno della struttura comincia il percorso biografico di 18 pannelli del “Sentiero Camillo Golgi” realizzato lungo l’antica via Valeriana, cara a Camillo Golgi nelle sue passeggiate estive. Questo itinerario congiunge Corteno Golgi ad Aprica ed è adatto sia a camminatori esperti, sia occasionali.