In bici
Archeologia su due ruote
Alla scoperta dell’arte rupestre in bici
180 località, 24 comuni, 12 mila anni di storia!
Si tratta del patrimonio del sito Unesco n.94 “Arte Rupestre della Valle Camonica” che attraversa l’intera Valle dei Segni.
Uno spettacolare ed enorme museo a cielo aperto, le incisioni rupestri del popolo degli antichi camuni, in mezzo a una natura che vale la pena di essere scoperta e attraversata, anche a cavallo delle due ruote.
E allora tutti in sella!
Andiamo a scoprire gli antichi camuni in bicicletta…
Le tappe
Attorno al Monticolo di Darfo
Il percorso inizia a Darfo in corrispondenza dell’ampio parcheggio dello stadio, nei pressi del quale transita la pista ciclabile provinciale della Valle Camonica. Dallo stadio si percorre via Giovanni XXIII svoltando a sinistra in direzione Boario: superato l’abitato di Montecchio si scavalca l’Oglio sul caratteristico ponte, svoltando subito a destra sulla stretta strada asfaltata che costeggia il fiume (indicazione pista ciclabile provinciale).
Al bivio proseguiamo a sinistra oltrepassando un tunnel, poco dopo il quale la strada diventa sterrata; a sinistra, ai piedi del Monticolo, si notano due grossi massi affiancati: su quello di sinistra si può osservare un’incisione costituita da nove alabarde risalente alla fine del III millennio a.C. Proseguiamo raggiungendo due bivi che imbocchiamo a sinistra il primo e a destra il secondo: si avanza per un lungo tratto costeggiando il fiume Oglio che scorre alla nostra destra, quindi si svolta a sinistra su asfalto superando la ferrovia e proseguendo a sinistra per Piamborno.
Attraversato il paese si svolta a sinistra subito dopo la chiesa e poi a destra in via Mortirolo. Oltrepassata la cascina si svolta a destra all’incrocio; ripreso l’asfalto si prosegue diritti al primo incrocio e a destra al secondo. Si attraversa la zona industriale tenendosi sempre su Via Prade e, al suo termine, si attraversa il piazzale proseguendo verso Darfo tenendo la ferrovia alla nostra destra. All’incrocio dopo il Palazzo dei Congressi si gira a sinistra e, superati il ponte di Montecchio e la Chiesa dell’Oratorio, ci si riporta nuovamente allo stadio dove si conclude l’itinerario.
Da visitare, a un pugno di chilometri da qui, il Parco Archeologico di Luine e il suggestivo Castello Federici nella frazione di Gorzone (portandovi nel centro di Boario troverete le indicazioni in prossimità del complesso delle Terme). (fonte e mappa del percorso: bresciainbici)
Capodiponte archeologica in mtb
La partenza dell’itinerario è presso il parcheggio del parco dei Massi di Cemmo a Capodiponte, che meritano una visita. Usciti dal parcheggio svoltate a sinistra verso il cimitero costeggiando il recinto del parco e lasciandovelo sulla sinistra.
Seguite le indicazioni per la Pieve di San Siro, che si raggiunge dopo circa 500 m al termine di una scala. Dopo aver visitato questo splendido esempio romanico lombardo avviatevi costeggiando la rupe sul fiume scendendo lungo una scala. I gradini sono irregolari, quindi procedete in sella solo se più che esperti. Terminata la scala svoltate a sinistra in discesa e prestate molta attenzione (vi trovate in un senso unico), attraversate il ponte sul fiume Oglio giungendo così a una piazzetta con una fontana. Svoltate a destra, non nella strada che costeggia il fiume ma in quella parallela, fino ad arrivare alla rotonda che precede il paese vicino all’Hotel Graffiti, poco distante dall’Infopoint (dove peraltro potete noleggiare biciclette e caschi). Imboccate la rotonda (km 1,5) e svoltate a destra seguendo le indicazioni per il percorso pedonale che porta al parco delle incisioni di Naquane.
Si passa accanto a degli sfiatatoi del gas metano e poi sotto la ferrovia. Seguite la strada sterrata al termina della quale (km 1,8) procedere tenendo la destra in salita seguendo le indicazioni per il sito di arte rupestre di Naquane. Al km 2 procedete dritto costeggiando il parco giochi. In questo punto la segnaletica per il Parco di Naquane indica sia a destra che a sinistra: per proseguire il tour seguiamo l’indicazione di sinistra. Se invece si vuole visitare il parco svoltate a destra: lo raggiungerete in pochi minuti. Al km 2,5 si raggiunge un torrente. Sulla sinistra si vede la Chiesa delle Sante, che vale sicuramente una visita. Il percorso prosegue, invece, a destra in via Piè, in leggera salita. Seguite la via principale tra boschi e paesaggi rocciosi fino al km 3 dove si incontrano dei grossi massi.
Svoltate a sinistra dove si vede un cartello con scritto “Proprietà privata: divieto di arrampicarsi”. Inizia ora il tratto più divertente della prima parte del percorso con un tratto in discesa un po’ sconnessa e con un piccolo guado fino al km 3,3 dove si incontra la strada asfaltata che da Capodiponte porta verso Paspardo (m. 427 s.l.m). Imboccatela a destra in salita. La percorreremo per qualche km e ci permetterà di salire di quota senza troppa fatica. Al km 5,3 ignorate la strada che verso destra porta a Paspardo e procedere dritti. Al termine della strada (km 6 – 660 m. slm) svoltate a sinistra seguendo le indicazioni per l’Agriturismo “Il riccio”: ricomincia lo sterrato. Seguite la strada principale e prestate molta attenzione verso il km 7,3 perché c’è una svolta non molto evidente: durante la discesa bisogna svoltare a destra. C’è un tavolino da pic nic sulla destra, mentre a sinistra c’è un baracchino di metallo e un’indicazione del Parco dell’Adamello, inoltre a destra poco più in alto c’è un pannello informativo del parco che descrive il castagno, qui presente con centinaia di esemplari, alcuni dei quali anche molto antichi (per approfondire consigliamo l’itinerario Tra gli alberi del pane). Vicino al pannello trovate anche l’indicazione per località Fasse, che dobbiamo seguire.
Al km 7,7 un bivio: a sinistra per località Fasse e a destra per Campolungo. Svoltiamo a destra abbandonando la via principale per seguire un sentiero o tracce di esso. Poco dopo si sale leggermente e si scende con attenzione perché c’è un passaggio tecnico tra roccette fino a intercettare la mulattiera che si vede più in basso e che si imbocca verso destra in salita.
Al km 8,8 (638 m slm) si incontra un bivio dove c’è una strada cementata che sale verso destra, molto ripida. La imbocchiamo, invece, in discesa verso sinistra seguendo l’indicazione per loc. Fasse e, percorrendo sempre la strada principale, raggiungiamo il paese di Grevo (km 9,5). Seguite sempre la strada principale fino al km 9,8 dove si trova un incrocio. Svoltate a sinistra: si raggiunge uno stop poco dopo. Procedete dritti costeggiando la chiesa fino ad arrivare alla zona del campo sportivo. Procedete passando sopra a un ponte che sovrasta le condotte forzate della centrale idroelettrica sottostante e al km 10,4 svoltate a destra in discesa in via San Floriano. Al km 11,2 si arriva a un trivio. Imboccate la strada centrale. Verso il km 11,5 si arriva a un altro trivio con una casa con il tetto verde sulla destra. Anche in questo caso prendere la via centrale. Seguite poi sempre la strada principale che con divertente percorso in discesa (frammezzato da qualche salitina) ci porta ad arrivare alla chiesa di san Floriano a Capodiponte al km 14,2, con le ultime centinaia di metri su asfalto. Svoltate a destra avvicinandovi all’abitato di Capodiponte. Dopo essere passati sotto a un sottopassaggio (km 14,8) imboccate una rotonda e raggiungete il centro del paese costeggiando il fiume Oglio.
Arrivati di nuovo alla piazza con la fontana incontrata all’andata (km 15,4) svoltate a destra imboccando la strada percorsa all’inizio, seguendo le indicazioni per i massi di Cemmo (m 376 slm). Arrivati in Via Convento abbandonate le indicazioni per la pista ciclabile e proseguite verso destra in salita. Poi ancora a destra in direzione Pieve San Siro e poi non ripercorrete le scale dell’andata ma proseguire dritti. Proseguire sempre dritti costeggiando il ristorante La Pieve per raggiungere di nuovo i Massi di Cemmo, punto di partenza del nostro itinerario (km 15,6). E’ consigliata inoltre una visita (prima o dopo la pedalata) anche al Parco Comunale di Seradina-Bedolina, posto a circa 100 m dai Massi di Cemmo con incisioni rupestri molto interessanti. (fonte e mappa percorso: mtbvalcamonica.it)