A piedi
Ciclovia del Fiume Oglio
Il percorso
Pedalare lungo questa ciclabile è un piacere alla portata di tutti. È un percorso che attraversa da nord a sud il territorio lombardo incontrando le province di Brescia, Bergamo, Cremona e Mantova. La partenza è posta al Passo del Tonale, nel cuore delle montagne del Parco dell’Adamello, mentre l’arrivo è posto presso il Ponte di Barche a San Matteo delle Chiaviche: un percorso all’80% su asfalto e 20% su sterrato che si snoda lungo il fiume Oglio. È stata riconosciuta come la ciclabile più bella d’Italia per l’anno 2019. I suoi 280 km ci consentono di scoprire quanto bello e vario sia il paesaggio lombardo. In sella si susseguono ambienti e paesaggi diversi: dalle vette contorniate da ghiacciai perenni del Gruppo dell’Adamello, si prosegue attraverso il fondovalle della Valcamonica sino alle sponde del Lago d’Iseo che, pedalata dopo pedalata immersi nei parchi fluviali dell’Oglio Nord e Oglio Sud, danno accesso alle dolci colline della Franciacorta ed alla placida distesa padana.
Eventuali criticità
Per non rischiare di “perdere la bussola” potrai farti aiutare dalla massiccia presenza lungo tutto il percorso di segnaletica verticale e orizzontale. Segui il logo della Ciclovia dell’Oglio e il suo motto “Liberi di pedalare”: ti diranno sempre quale direzione seguire, a seconda che tu sia diretto verso il Tonale (direzione Nord) o verso il Po (direzione Sud).
Tappe
TAPPA 1: Tonale - Darfo Boario Terme | 81,6 km
La partenza è in Alta Valle Camonica al Passo del Tonale (quota 1.883 metri), circondati dalle vette e ghiacciai del Parco Regionale dell’Adamello. Dal passo, scendendo lungo la Strada Statale 42, si giunge a Ponte di Legno, dove si imbocca la ciclabile dell’Alta Valle che collega Ponte di Legno a Vezza d’Oglio. Questo tratto in sede protetta è lungo 12 km ed inizia nei pressi degli impianti di risalita di Ponte di Legno. Per coloro che giungono dal Trentino o, al contrario, dalla Valle Camonica, è possibile caricare la bicicletta sulla cabinovia che collega il paese al Passo del Tonale. A Vezza d’Oglio terminato il primo tratto di pista ciclabile, si prosegue lungo strade asfaltate, con pendenze dolci che conducono fino al borgo di Mu, nei pressi di Edolo, superato il quale, lungo mulattiere e strade secondarie a bassa intensità di traffico motorizzato si giunge fino a Malonno. Da qui, fino a Capo di Ponte mancano, al momento, collegamenti segnalati, pertanto ai ciclisti conviene percorrere, con prudenza, il tratto di SS 42 che connette i due centri. A Capo di Ponte inizia la “Pista ciclabile camuna” che, alternando paesaggio naturale e urbano, prosegue in sede propria (salvo brevissimi tratti, essenzialmente in coincidenza di incroci con altre arterie) per oltre 40 chilometri, incontrando i centri di Breno, Darfo Boario Terme, Pisogne, giungendo quindi sulla riva orientale del Lago d’Iseo.
TAPPA 2: Darfo Boario Terme - Iseo | 35,9 km
La ciclovia dell’Oglio, dopo aver percorso i circa 80 km della Valle Camonica, prosegue lungo le sponde del Lago d’Iseo. Pedalata dopo pedalata lungo le rive si possono scoprire una serie di località turistiche, borghi e vere e proprie perle turistiche. È Pisogne il primo Comune che accoglie gli avventori dalla Valle Camonica. Procedendo verso sud si giunge a Marone, Città dell’olio, ormai riconosciuta per la produzione di olio extra vergine di oliva e Dop; da Marone è possibile salire, per un excursus dalla cicolvia, verso il Comune di Zone, teatro delle Piramidi di Erosione. Proseguendo per la litoranea si attraversano Sale Marasino e Sulzano, per giungere al capoluogo del Sebino, Iseo; il paese ospita diversi punti di interesse storico, quali il Castello Oldofredi e l’area della Pieve di Sant’Andrea (XII e XV secolo), mura medioevali che ancor’oggi raffinano il bel centro storico ricco di negozi.
TAPPA 3: Iseo - Pontevico | 82,6 km
Nel tratto di 90 km, dall’incile del Sebino fino alla foce con il fiume Mella, si estende il Parco Oglio Nord. Un territorio dove l’Oglio costituisce il confine naturale fra le terre delle Provincie di Bergamo, Brescia e Cremona. Per questo, da sempre conteso e bramato, prezioso per la vita e il lavoro. Durante il suo tragitto interseca paesi e campagne ed è Lui che in tanti anni ha permesso ricchezza e benessere in questo angolo di Lombardia. Lo scorrere del fiume e l’opera dell’uomo per contenerne la forza e modularne la capacità, hanno plasmato il paesaggio circostante creando scorci naturali, rurali e storico-artistici meravigliosi, racchiusi oggi entro i limiti del parco regionale fluviale. All’interno del Parco ritroviamo molte aree importanti dal punto di vista naturalistico, che accrescono quindi l’importanza dell’istituzione dell’area protetta e il suo ruolo nella conservazione della biodiversità.
TAPPA 4: Pontevico - San Matteo delle Chiaviche | 78,1 km
Un susseguirsi ordinato di campi coltivati, interrotto qua e là da una cascina, una pieve romanica, una quercia maestosa, un boschetto di salici, immerso in un silenzio irreale, dove tutto sembra immobile. Così appare il paesaggio attraversato dall’Oglio nel suo tratto finale, in cui ormai giunto nel cuore della media pianura cremonese e mantovana e ricevute le acque del Mella e del Chiese, si immette nel Po, dopo un viaggio di 280 km. Nell’ampia pianura, ove il fiume si distende, il corso si fa via via più lento e le sponde si allargano in pendii dolci: qui, per un tratto di circa 70 chilometri, il territorio lambito dal fiume è protetto dal 1988 come Parco Regionale. Il fiume scorre lento a meandri e le aree golenali spiccano nella campagna per le imponenti masse dei pioppeti e per le dense bordure a salice bianco. Abitato sin dal mesolitico, luogo di passaggio e di incontro delle popolazioni italiche con quelle del resto dell’Europa, il territorio del fiume Oglio conserva evidenti le tracce del passato: castelli, rocche e insediamenti strategici, piazze rinascimentali e, più recenti, gli imponenti manufatti della bonifica dei primi del novecento. Angoli di natura lungo il fiume, paradiso per gli aironi e rare specie di insetti, le aree di interesse naturalistico si snodano lungo i percorsi arginali. Alla confluenza tra Oglio e Po, si attraversa il fiume sul ponte di barche di Torre d’Oglio, un emblema del fiume, della sua storia, degli uomini che vi hanno vissuto. È una zona ideale per un turismo full-immersion nella natura fluviale e rurale. Qui, dopo 280 km e 4 Provincie attraversate, l’avventura del Bike Tour dell’Oglio si conclude presso lo scenografico Ponte di Barche di San Matteo delle Chiaviche, uno dei pochi esempi ancora attivi.