A piedi
Sentiero delle 3 Valli
Le tappe
Monte Guglielmo
Il Monte Guglielmo si trova a cavallo della dorsale che divide il solco della media Val Trompia dal bacino del Lago d’Iseo. La montagna culmina nel Dosso Pedalta (m 1957), massima elevazione della corona di montagne attorno al Sebino, ma la vetta del Gölem propriamente detto si trova poco più a sud, e prende il nome di Cima di Castel Bertino (1948 m), sulla quale all’inizio del XX secolo è stato eretto un imponente monumento al Redentore. Tra le vette minori che compongono la lunga e discontinua dorsale del Guglielmo si ricordano la Corna Tiragna (m 1857) a sud-est, la Punta Caravina (1847 m) a nord-ovest, il Monte Stalletti (1717 m) ad est.
Sia il Dosso Pedalta che Castel Bertino si trovano all’interno del comune di Zone sebbene i confini dei comuni di Tavernole e di Gardone Val Trompia passino a poche decine di metri a est.
La montagna ha aspetto imponente e severo: facilmente identificabile, in assenza di nebbie e foschie, da ogni angolo della Pianura padana centrale, troneggia sui rilievi circostanti le cui vette raggiungono altezze di gran lunga inferiori. Il versante meridionale si presenta spoglio e arido, mentre le pendici occidentali sono ammantate da foreste di abeti sino al limite della vegetazione arborea, collocato intorno ai 1650 metri.
Notevole il panorama che si può ammirare dalle cime: nelle giornate limpide, specialmente d’inverno, si può avere una vista d’insieme dell’intero arco delle Prealpi Lombarde, fino ai grandi massicci alpini come l’Adamello e le Dolomiti di Brenta; una veduta dall’alto di tutta la pianura lombarda, sino agli Appennini che la chiudono a sud.
Numerose escursioni consentono di raggiungere la vetta (ed il sottostante Rifugio Almici, 1861 m) partendo dai paesi di fondovalle e in riva al lago.
Passo delle Sette Crocette (2041 m)
Percorso sin dai tempi antichi, il morbido passo è caratterizzato da un muretto in pietra a secco con infisse sette piccole croci in ferro, con un cippo datato 1668. Attorno a queste crocette aleggiano oscure leggende che parlano di streghe e di banditi; la più attendibile fa risalire le sette croci all’uccisione di sette uomini, forse contrabbandieri. Ha segnato un’importante via di collegamento far l’alta Val Trompia e la Val Grigna (tributaria laterale della Valle Camonica) ed è stato un percorso attraverso il quale venivano praticati il commercio dei prodotti dell’alpeggio ed il passaggio del bestiame.
Passo Dasdana
Il Dasdana è un monte alto 2191 metri. Dà il nome alla Valle Dasdana che si trova sotto a est, e a diverse malghe nella valle stessa. Il Dasdana è facilmente raggiungibile da un sentiero che parte dalla provinciale 345 (passo Dasdana). Passo Dasdana (sullo sfondo il Dasdanino)
Appena sotto il Dasdana, sulla provinciale, il tornante a sinistra (in direzione Dosso dei Galli) fa da confine naturale tra la Val Trompia e la Val Sabbia. Il suddetto tornante (che divide Dasdana dal Dasdanino) è il Passo Dasdana che separa, amministrativamente, il comune di Collio da quello di Bagolino.