Chiesa di S.Clemente - Vezza d'Oglio

Chiesa di S.Clemente - Vezza d'Oglio

Posizione

Loc. Tu
25059 Vezza d'Oglio , BS
Chiese
Architettura romanica
Itinerari: mappa rossa
+39 0364779538 (Parrocchia)

La chiesa di S. Clemente è citata nei documenti vescovili almeno a partire dall’XI secolo. Di fronte all’edificio, verso la valle, sono ancora visibili i resti di un antico xenodochio, forse usato come posto di cambio dai messaggeri imperiali.

È stato suggerito che l’intitolazione a S. Clemente, che
venne condannato all’esilio presso le miniere di marmo di Cherson sul Mar Nero, sia riconducibile alla presenza della cava di marmo del Borom, proprio al di sopra del luogo dove sorge la chiesa. Il campanile di stile romanico è stato costruito in differenti fasi, riconoscibili dalla forma e dalla disposizione delle pietre: quadrate e più grandi quelle fino alle prime bifore, più piccole e dalla superficie rettangolare quelle della cella superiore, ad indicare il fatto che il secondo livello venne edificato solo in un’epoca successiva. La chiesa, restaurata nel XVI secolo, come indicato dalla data posta sopra l’architrave della porta d’ingresso, si compone di due corpi, non perfettamente allineati tra loro, di modo che l’asse della navata risulta leggermente obliquo rispetto all’abside. Gli affreschi dell’abside sono cinquecenteschi e raffigurano alcuni Santi venerati in Valle Camonica come S. Martino e S. Lucia. La pala dell’ancona (una riproduzione fotografica: l’originale si trova nella pinacoteca parrocchiale di Vezza d’Oglio) è seicentesca. All’interno della sagrestia sono conservate delle gambe e braccia di legno, ex voto donati dai fedeli in seguito a richieste di grazia per guarigioni da storpiature e ferite agli
arti.

DA VEDERE

Il campanile romanico, gli arti di legno lasciati come exvoto.

NEI DINTORNI

La cava di marmo del Borom (ora chiusa); le antiche baite di Pedenole.
A Vezza d’Oglio: la torre Federici; i manufatti della Grande Guerra.
A Davena: la chiesa dei SS. Michele e Giorgio (la leggenda di Carlo Magno nel cuore delle Alpi).