Oratorio di S. Antonio - Borno
Posizione

L’oratorio, dedicato a sant’Antonio, sorge sul lato sud dell’antico sagrato della parrocchiale, ed è molto suggestivo sia dal punto di vista architettonico che pittorico. Nel XIV secolo, qui esisteva una cappella di pianta quadrata (oggi la campata ovest dell’oratorio), dotata di un portico
più basso, demolito alla fine del XV sec. - inizi del XVI sec. e sostituito da un’altra campata con volta a crociera. La parete a nord della cappella venne chiusa ad inizio XVII sec., quando si aprirono le due porte architravate e si addossò l’elegante porticato con tre campate e volte a
crociera. L’interno è di notevole fascino per la decorazione ad affresco delle pareti: tra questi, spicca la lunetta dipinta da Callisto Piazza nei primi decenni del Cinquecento, raffigurante la Madonna con Bambino fra i santi Antonio Abate, Giovanni Battista, Rocco e Martino. Particolare è la volta della
campata ovest, ricoperta da una fine decorazione vegetale. Nell’oratorio è inoltre conservato un ex voto che raffigura l’incendio di Borno del 1688.
DA VEDERE
La lunetta affrescata da Callisto Piazza.
NEI DINTORNI
La chiesa parrocchiale dei SS. Martino e Giovanni Battista; la chiesetta della Madonna Addolorata; la cappella di S. Barbara; il centro storico, con la piazza e la fontana in arenaria rossa, le torri medievali, i suggestivi vicoli; la chiesetta della Madonna di Lourdes, in località Dazza; la chiesa di S. Anna, nella frazione di Paline; la chiesetta di S. Fiorino (o Floriano), sulla strada per Lova; la chiesetta di S. Fermo (1.868 m. s.l.m.), che si rifà alla leggenda di S. Fermo, S.ta Cristina e S. Glisente, i quali, abitando su tre montagne differenti, comunicavano di essere in vita mediante l’accensione di falò; la chiesetta degli Alpini in Val di Moren (1760 m. s.l.m.); la Riserva Naturale Regionale Boschi del Giovetto di Paline.